Al centro della città, nel cuore del centro storico, si trova una magnifica piazza, che si erge a salotto della città. Stiamo parlando di Piazza Matteotti, anche nota come Piazza San Giacomo. Questo nome deriva di uno degli edifici sacri più belli e antichi della città: la chiesa di San Giacomo.
Le meraviglie di Piazza San Giacomo
Piazza San Giacomo, come detto, è una delle più antiche piazze della città. Un tempo era utilizzata per il mercato cittadino e al suo interno si trovano due capolavori artistici della città. La prima è la chiesa di San Giacomo, di cui parleremo nel paragrafo successivo. La seconda è la fontana, realizzata di uno dei più grandi artisti della storia friulana: Giovanni da Udine.
La delibera per la sua costruzione avvenne nel 1542. In quest’anno, infatti, il consiglio della città diede l’incarico a Giovanni da Udine. Questi realizzò un progetto, realizzato dal Mastro Cipriano, che prevedeva la costruzione della fontana di Mercatonuovo all’angolo della piazza verso via Canciani, affianco alla statua della Vergine. La struttura, una vasca circolare che poggia su una gradinata concentrica di stile classico, nel 1687 fu spostata al centro della piazza. Tramite un acquedotto sotterraneo, un tempo la fontana era collegata a quella di Piazza Libertà.
La chiesa
Ma il vero e proprio capolavoro di Piazza San Giacomo è sicuramente la trecentesca chiesa consacrata al santo. A volere la costruzione dell’edificio di culto fu la Confraternita dei pellicciai nel 1378. All’inizio si trattava di una modesta cappella, che subì, successivamente, dei lavori di ampliamento. La facciata attuale della chiesa è opera di Bernardino da Morcote nel 1525. Sul portale è collocato un elegante orologio sormontato da un balcone. Alla sommità, inoltre, è collocata la cella campanaria, su cui si apre una bifora. Accanto alla chiesa di San Giacomo si trova la cappella delle Anime, molto più tarda. Essa, infatti, risale al 1744. Il pozzo a pianta poligonale con edicola retta da colonnine a sinistra della chiesa, infine, è quattrocentesco (1486).
Dell’impianto originale della chiesa nulla resta né esternamente, né internamente. Le decorazioni dell’unica navata, infatti, risalgono all’epoca barocca. Il soffitto è stato finemente decorato da Pietro Venier con le Storie di san Giacomo. Allo stesso autore è da attribuire anche il San Fabio intercede per le anime purganti, realizzata nel Settecento. Le altre due tele raffigurano la Vergine con sante Apollonia ed Agata, opera di Fulvio Griffoni risalente al XVII secolo, che si trova sul primo altare di destra e la Vergine attorniata da santi di Antonio Carneo, che invece è collocata sul primo altare di sinistra. Le opere più preziose delle chiesa, però, sono le due statue dello scultore Antonio Corradini. Si tratta dell’Arcangelo Raffaele e la Donna velata. Le figure velate furono un must di questo scultore, che realizzò anche il bozzetto del celebre Cristo velato napoletano, poi realizzato da Sammartino.