Con oltre 20.000 soci l’Ente Friuli nel Mondo promuove la cultura friulana instaurando relazioni durature tra i friulani in tutto il mondo.
Ente Friuli nel Mondo: ponte di collegamento per un dialogo culturale
Il 20 giugno 1953 nasce a Udine l’Ente Friuli nel Mondo, un’associazione privata no-profit sostenuta dalla Regione. L’obiettivo è quello di instaurare un legame duraturo tra i friulani residenti in Italia e quelli sparsi per il mondo e appartenenti ai Fogolârs Furlans. Queste organizzazioni, conosciute anche come Famee Furlane, ovvero “Famiglie friulane”, sono costituite da emigrati all’estero che nutrono un forte legame con la terra d’origine.
Nella volontà condivisa di promuovere la friulanità, l’associazione ha instaurato nel tempo numerose collaborazioni con istituzioni regionali e italiane legate alla cultura e all’emigrazione. L’associazione si propone come punto di riferimento anche per un più ampio progetto di internazionalizzazione regionale: grazie alla fitta rete di contatti in tutto il mondo è possibile far conoscere l’identità friulana anche a chi non appartiene ai Fogolârs.
L’Ente Friuli nel Mondo si adopera attivamente anche su altri fronti che concorrono di anno in anno al successo del suo operato: la formazione professionale, la mobilità lavorativa, la solidarietà tra diverse generazioni e il dialogo interculturale.
Simbolo dell’Ente Friuli nel Mondo è il logo realizzato dall’artista Arrigo Poz che racchiude efficacemente l’essenza della regione. L’immagine, ispirata fortemente alla bandiera friulana, ritrae l’aquila di Beato Bertrando su sfondo azzurro assieme agli stemmi di Udine, Pordenone, e Gorizia.
La scoperta del mondo friulano anche a distanza
L’Ente Friuli nel Mondo ha creato nel dicembre del 1952 l’omonimo bimestrale: la rivista, originariamente cartacea, è stata digitalizzata e pubblicata sul sito in tutte le sue uscite consentendo una consultazione ancora più ampia. Grazie al progresso tecnologico è stato possibile raggruppare anche un’antologia sonora di ben 250 trasmissioni radiofoniche che sono state realizzate per 30 anni in collaborazione con la RAI. Di particolare interesse sono le risorse multimediali e fotografiche storiche catalogate nel sito che testimoniano il fenomeno migratorio friulano nel tempo. Nella sezione Savevistu che…? è possibile spulciare tra tante curiosità sul mondo friulano, tra miti, luoghi, tradizioni e personalità di spicco.
Bundì, ce mut statu? Ce fastu vuê? La lingua dice molto di una cultura, ecco perché l’Ente Friuli nel Mondo ha dato vita ad un progetto molto speciale. Si tratta di BLECS – Pillole di friulano, la prima guida per imparare la lingua friulana tradotta in inglese e spagnolo. Un modo divertente e pratico per avvicinarsi all’idioma che magari si sente parlare ancora dal proprio nonno emigrato dall’altra parte del globo. Emerge così in modo forte la necessità di comprendersi in modo ancora più profondo, avvicinarsi e ritrovando le proprie origini. Le lezioni sono consultabili ovunque e in ogni momento sul canale YouTube dell’associazione.
Tramite la pagina Facebook poi, gli iscritti riescono a mantenersi sempre in contatto. Questo spazio virtuale raccoglie tutte le ultime notizie sull’universo culturale del Friuli riuscendo a far sentire unita tutta la community.
L’Ente Friuli nel Mondo ha colto la grande sfida post migratoria, ovvero ricongiungere la comunità friulana. Nonostante il passare del tempo e la distanza geografica, l’interesse per le proprie radici è più vivo che mai. Nel 2020 l’associazione ha inaugurato il Fogolâr Furlan di Monaco di Baviera e ha dato vita a quello di Apòstoles (Argentina) e al Fogolâr Furlan Nevada-Utah-Arizona (USA). Inoltre, su mandato della Regione, ha avviato un progetto umanitario in Venezuela a supporto dei corregionali.
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