Sacra Sindone a Udine, una copia del sudario in esposizione

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CHIESE STORIA

Sacra Sindone a Udine, una copia del sudario in esposizione

Sacra Sindone in esposizione a Udine

Sacra Sindone

La Sacra Sindone, il telo in lino che si ritiene abbia avvolto il corpo di Gesù dopo la morte e su cui sono impressi i segni del corpo flagellato è una delle reliquie più care a tutti i fedeli. A partire dal 14 marzo sarà possibile ammirarne una copia autentica proveniente da Torino all’interno della chiesa di San Giorgio Maggiore nel Borgo Grazzano e seguire inoltre l’intervento di Giulio Fanti, uno dei più famosi sindonologi del mondo.

Che cos’è la Sacra Sindone

La Sindone è un lenzuolo di lino tessuto a spina di pesce delle dimensioni di circa 4 metri per 1 utilizzata come sudario funebre. E’ ben visibile impressa sul tessuto la doppia immagine accostata per il capo del cadavere di un uomo morto in seguito ad una serie di torture culminate con la crocefissione. Secondo la tradizione si tratta del lenzuolo citato nei vangeli utilizzato per la sepoltura di Gesù.

la Cappella dove si trova la sacra Sindone

La Cappella torinese dove si trova la Sacra Sindone

Le prime testimonianze della sua esistenza risalgono circa al 1350, momento in cui la Sindone compare in Francia, in una chiesa a Lirey, vicino a Troyes. Il periodo precedente è quasi del tutto sconosciuto. Nelle Scritture esistono notizie della conservazione del corredo funerario di Cristo, tra cui la Sindone, e della possibile esistenza di un telo contenente l’intera immagine di Gesù. Svariate immagini del volto di Cristo, inoltre, possiedono tratti del tutto similari al volto impresso sul telo. Tutto questo però non rappresenta una prova certa che possa collegare queste affermazioni con la Sindone di Torino.

La Sacra Sindone a Torino, simbolo di fede custodito dai Savoia

La Sacra Sindone ceduta ai Savoia nel 1453 dai discendenti di Geoffroy de Charny. il primo possessore noto in Europa. Rapidamente divenne una reliquia dinastica e segno di legittimazione dei Savoia. Per trasferirla da Chambéry a Torino nel 1578 venne utilizzata la scusa di un motivo “eccezionale”, e cioè il desiderio di abbreviare il pellegrinaggio dell’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, che si accingeva a varcare le Alpi a piedi.
Dal 1939 al 1946 la Sindone lasciò segretamente a Torino. La motivazione fu di metterla al sicuro dai bombardamenti e pericoli della guerra in atto per poi fare ritorno una volta cessato il conflitto.

Volto impresso sul tessuto in lino della Sacra Sindone

Particolare del volto impresso

L’esposizione a Udine

La chiesa di San Giorgio Maggiore, un vero gioiello architettonico di Borgo Grazzano, tra i più antichi e belli di Udine, ha richiesto ed ottenuto la possibilità di ospitare ed esporre una copia autentica della Sacra Sindone proveniente direttamente da Torino. Il telo sarà esposto in una teca creata appositamente per l’occasione.
Si tratta di un evento eccezionale voltato a riavvicinare i fedeli durante il periodo eucaristico e promosso dall’attuale parroco Don Angelo Favretto.

Chiesa di San Giorgio in cui verrà ospitata la copia della Sindone

Particolare della facciata della chiesa di San Giorgio

Il 5 aprile, alle ore 20,30, inoltre, si è tenuto all’interno della chiesa un incontro guidato dal noto sindonologo Giulio Fanti, professore associato di Misure Meccaniche e Termiche presso il dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova. Il tutto coadiuvato dal medico anatomopatologo Matteo Bevilacqua. La serata ha trattato la storia e tutte le novità sulla datazione della Sacra Sindone, frutto delle più attuali scoperte scientifiche.

Sacra Sindone a Udine, una copia del sudario in esposizione ultima modifica: 2019-04-18T09:00:30+02:00 da Susanna Tondo

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