Il foro romano di Aquileia, l'area archeologica patrimonio dell'Unesco

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MONUMENTI STORIA

Il foro romano di Aquileia, l’area archeologica patrimonio dell’Unesco

Panoramica dei resti del Foro di Aquileia

Il foro romano di Aquileia è uno dei siti archeologici più antichi e importanti della storia romana. Risalente al II secolo D.C è stato dichiarato Partimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1998. I primi scavi sul sito risalgono agli anni ‘30 e sono tutt’ora in fase di ampliamento. I resti del foro sono aperti al pubblico e visitabili in qualunque stagione e rappresentano uno degli esempi della grandezza della storia di Aquileia, colonia romana molto fiorente all’epoca.

La storia della città di Aquileia

Aquileia, fondata nel 181 a.C. per volere del Senato di Roma, grazie alla sua posizione strategica e per via della vicinanza al mare, divenne una città ricca e fiorente nel giro di poco tempo. Famosa per il suo porto fluviale e per le mura difensive durante la sua storia dovette resistere a moltissimi attacchi delle popolazioni del Nord. Purtroppo, al culmine di uno di questi attacchi venne completamente rasa al suolo dagli Unni. La storia narra che fu Attila, re degli Unni a compiere l’attacco decisivo.

Bassorilievo del foro romano di Aquileia

Bassorilievo, foto di Massimo Crivellari

Aquileia resistette, infatti, alle incursioni di Alarico nel 401 e nel 408 ma non a quelle di Attila. Si narra che in seguito all’accidentale crollo di un muro della fortificazione riuscì a penetrare nella città il 18 luglio del 452. Si dice che dopo averla devastata fece spargere il sale sulle rovine affinché nulla potesse crescere dopo il suo passaggio. Attila costrinse i soldati che aveva fatto prigionieri a costruire macchine da assedio in uso presso i romani e massacrò o fece schiava gran parte della popolazione ottenendo una distruzione totale della città. A questa invasione sono legate anche due leggende: una inerente al crollo delle mura di Aquileia ed un sogno premonitore grazie al quale Attila conquistò la città e l’altra sul tesoro di Aquileia, sepolto per evitare che fosse depredato.

Il foro romano nella quotidianità

Il foro era il luogo più nobile della città romana, il vero cuore della vita civile e religiosa. Al suo interno si svolgevano comizi elettorali, processi e cerimonie, erano esposti leggi e decreti ed era luogo d’incontro di imprenditori e mercanti. In età repubblicana nel foro avvenivano le elezioni ed i cittadini erano chiamati ad approvare o respingere le leggi dello stato.
Nel corso della sua storia venne modificato più volte nell’aspetto: nel I secolo a. C. vi erano più basi di statue, per lo più equestri, di cittadini e magistrati onorevoli. In età tardo antica molte o tutte queste statue furono eliminate e riutilizzate nella costruzione delle mura che passavano sopra la banchina del porto.

Foro romano di Aquileia negli anni '30

Foto d’epoca dell’inizio degli scavi

In età augustea, inoltre, venne costruita la Basilica di Aquileia e il foro subì un’altra trasformazione. Sempre in questo periodo fu attraversato dall’acquedotto proveniente da Villa Vicentina che riforniva d’acqua la città. Successivamente nel foro vennero scavati anche due pozzi in posizione simmetrica. Sotto il portico si trovavano le botteghe, le cosiddette tabernae, alcune delle quali rimasero in funzione fino al VI secolo.
Nel periodo alto medievale tutta l’area del foro, più bassa rispetto alle altre costruzioni, andò progressivamente impaludandosi. Per questo motivo a ridosso del foro vennero costruite le mura rettilinee e la nuova porta, posta più in alto. Ancora oggi è ben visibile la strada formare un piccolo dosso in corrispondenza di quella che era a quel tempo la cosiddetta Porta di Udine.

Gli scavi e il sito archeologico

Gli scavi nel sito del foro romano di Aquileia risalgono alla prima metà del ‘900. Furono iniziati da Giovanni Battista Brusin nel 1934 e ripresi nel 1979 dopo la sua morte. Sono tuttora in corso, e fino ad oggi hanno portato alla luce parte del porticato di levante (m 75), metà di quello meridionale, una parte del lastricato della piazza, e parte della basilica civile.
Attualmente è possibile visitare il foro e tutte parti esterne del sito archeologico durante tutto l’anno ed è anche possibile entrare all’interno della Basilica e i Musei archeologici recandosi direttamente ad Aquileia nei giorni di apertura. Insomma, una tappa da non perdere se siete di passaggio nella nostra città!

Il foro romano di Aquileia, l’area archeologica patrimonio dell’Unesco ultima modifica: 2019-04-18T09:00:26+02:00 da Susanna Tondo

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